Nel 1973, i Musei Civici di Belluno subirono una grave perdita: venne sottratta una preziosa tela rinascimentale attribuita ad Antonio Solario, noto anche come Lo Zingaro, intitolata “Madonna con Bambino”. L’opera rappresentava non solo un valore artistico e culturale di prim’ordine per la città, ma costituiva un simbolo di identità storica per la comunità bellunese. Per più di cinquant’anni, quella tela rimase dispersa, alimentando un senso di vuoto e di ingiustizia tra appassionati d’arte e cittadini. Il dipinto, che mostra la Madonna che tiene in braccio il Bambino Gesù con delicatezza e profondità emotiva tipiche del Rinascimento italiano, ha suscitato fin da subito interesse e ammirazione, ma la sua sparizione generò un lungo periodo di incertezza e di assenza dal patrimonio locale. Numerose indagini tentarono di rintracciare il quadro, ma senza esiti positivi fino a pochi anni fa.
L’intervento decisivo dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale
Nel 2017, la svolta arrivò grazie al lavoro instancabile dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, un reparto speciale dedicato a contrastare i crimini contro il patrimonio artistico italiano. Dopo accurate indagini e controlli su mercati internazionali dell’arte, gli investigatori individuarono il dipinto all’interno di una collezione privata nel Regno Unito. Questa scoperta rappresentò una vera e propria pietra miliare nella storia della tutela artistica italiana. Il recupero del quadro richiese un lavoro delicato di negoziazione e collaborazione internazionale, al fine di garantire la restituzione senza danni all’opera e nel rispetto delle normative. Dopo vari passaggi burocratici e operativi, la tela è stata finalmente consegnata ufficialmente il 21 luglio 2025. Durante la cerimonia di riconsegna, il comandante del reparto, Tenente Colonnello Marco Bianchi, ha dichiarato: “Recuperare la ‘Madonna con Bambino’ significa restituire a Belluno un pezzo della sua anima. Questo risultato è frutto di anni di lavoro e testimonia l’importanza della collaborazione tra istituzioni.”

autoritratto di antonio solario PH WP
Un ritorno che valorizza il patrimonio culturale di Belluno
La restituzione del dipinto di Antonio Solario segna un evento straordinario per la città di Belluno, che ora potrà tornare ad esporre questa opera unica all’interno dei suoi Musei Civici. Il quadro arricchisce ulteriormente la collezione museale e rappresenta un incentivo importante per il turismo culturale e per l’educazione artistica locale. La presenza dell’opera permette inoltre di approfondire la conoscenza del Rinascimento nel territorio bellunese, spesso meno noto rispetto ai grandi centri italiani. Gli studiosi e gli appassionati potranno così studiare da vicino la tecnica e lo stile dello Zingaro, contribuendo a valorizzare una pagina fondamentale della storia dell’arte. L’assessore alla cultura del Comune di Belluno, Lucia Zanetti, ha sottolineato: “Accogliere di nuovo questo capolavoro rappresenta un momento di grande orgoglio. Vogliamo che tutta la comunità senta questa opera come parte viva della propria identità.”
Le prospettive future e l’importanza della tutela
Il recupero della “Madonna con Bambino” conferma quanto sia essenziale mantenere alta l’attenzione sulla tutela del patrimonio artistico e culturale, specialmente in un paese come l’Italia, ricco di tesori storici e artistici. La collaborazione tra forze dell’ordine, enti culturali e comunità locali si dimostra vincente nel proteggere e valorizzare queste eredità preziose. Il Comune di Belluno ha annunciato l’intenzione di avviare campagne di sensibilizzazione e di potenziare i sistemi di sicurezza dei musei, per prevenire futuri furti e assicurare una migliore conservazione delle opere. La cittadinanza è invitata a partecipare attivamente alla salvaguardia del patrimonio, attraverso iniziative di educazione culturale e promozione del senso di appartenenza. In conclusione, il ritorno a casa della “Madonna con Bambino” di Antonio Solario rappresenta non solo un successo investigativo e istituzionale, ma soprattutto un messaggio di speranza e rinascita per Belluno, un invito a custodire con cura ciò che rende unica la storia e la cultura della città. “Ogni opera recuperata è un tassello restituito alla memoria collettiva,” ha detto il sindaco Matteo De Rossi, “e noi siamo fieri di aver riabbracciato questo capolavoro.”
A cura di Nadia Raimondi
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