venerdì, 28 Novembre, 2025

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Rovigo sceglie di proteggere le api e la biodiversità

Il Comune aderisce alla rete nazionale per la tutela degli insetti impollinatori e avvia un piano di azioni concrete per salvaguardare l’ambiente, la biodiversità e l’economia agricola del territorio

Da Nadia Raimondi
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Una scelta che guarda al futuro del territorio

Il Comune di Rovigo ha deciso di aderire ufficialmente alla rete nazionale Comuni amici delle api, un’iniziativa che promuove la salvaguardia degli insetti impollinatori e la diffusione di buone pratiche ambientali. Questa scelta non rappresenta solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto verso la tutela della biodiversità e la sostenibilità del territorio. Il sindaco Valeria Cittadin, insieme all’assessore all’Ambiente Marco De Santis, ha illustrato i primi obiettivi del programma, sottolineando che «le api non sono solo importanti per la produzione di miele, ma rappresentano un indicatore fondamentale della salute del nostro ecosistema».

L’adesione alla rete comporta l’attivazione di azioni mirate che coinvolgeranno scuole, aziende agricole e cittadini. Tra i primi passi, il Comune installerà nuove aree verdi con fioriture scalari per favorire la nutrizione delle api durante tutto l’anno, ridurrà l’uso di pesticidi nei parchi pubblici e promuoverà corsi di formazione per apicoltori e agricoltori. Queste scelte potranno avere un impatto diretto sulla qualità della vita e sull’economia locale, riducendo l’inquinamento e aumentando la produttività agricola.

Il ruolo strategico delle api per l’agricoltura

Gli esperti ricordano che oltre il 70% delle colture alimentari dipende dall’impollinazione naturale, un processo in gran parte svolto proprio dalle api. Nel territorio polesano, dove frutteti e coltivazioni orticole occupano un ruolo centrale nell’economia, la diminuzione della popolazione di questi insetti potrebbe causare gravi conseguenze. Il biologo ambientale Luca Ferri, consulente del progetto, ha spiegato che «in un solo anno una colonia di api può impollinare milioni di fiori, garantendo la formazione dei frutti e la sopravvivenza di molte specie vegetali».

Il Comune, consapevole di questi dati, ha scelto di non limitarsi a interventi sporadici, ma di avviare un piano di lungo periodo. Verranno posizionate arnie didattiche nei pressi di alcune scuole per sensibilizzare gli studenti fin dalla giovane età. Parallelamente, i mercati locali ospiteranno eventi dedicati ai prodotti dell’alveare, dal miele alla propoli, con l’obiettivo di valorizzare le filiere corte e sostenere i produttori locali.

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Un progetto che coinvolge la comunità

L’iniziativa Comuni amici delle api a Rovigo non riguarda soltanto il settore agricolo. Le associazioni ambientaliste, i gruppi di volontariato e persino alcune imprese private hanno già manifestato la volontà di partecipare. Saranno organizzate giornate ecologiche dedicate alla piantumazione di specie mellifere e verranno distribuite piccole piantine ai cittadini che desiderano contribuire alla creazione di corridoi verdi urbani.

Valeria Cittadin ha evidenziato che «questo progetto non è un obbligo calato dall’alto, ma un’opportunità per costruire insieme un futuro più sano e armonioso». La rete di collaborazione tra enti pubblici, scuole, associazioni e aziende potrà diventare un modello replicabile anche in altre città del Veneto.

Una sfida contro i cambiamenti climatici

La protezione delle api si inserisce anche nella più ampia strategia di contrasto ai cambiamenti climatici. Le temperature estreme, la scarsità di fiori in alcuni periodi dell’anno e l’uso intensivo di pesticidi mettono a rischio la sopravvivenza di molte colonie. Per questo il Comune intende coordinarsi con i produttori agricoli per adottare pratiche più sostenibili, riducendo al minimo l’uso di sostanze nocive e privilegiando metodi di coltivazione biologici.

L’impegno di Rovigo dimostra che anche le amministrazioni locali possono giocare un ruolo decisivo nella salvaguardia della biodiversità. Se il progetto avrà successo, potrà diventare un punto di riferimento per altre realtà italiane che desiderano coniugare tutela ambientale e sviluppo economico. In un periodo storico in cui l’attenzione verso la sostenibilità è sempre più alta, questa iniziativa segna un passo importante per trasformare una città in un vero custode della natura.

A cura di Nadia Raimondi
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