Supporto attivo e prevenzione per i ragazzi
In Italia, più di 900.000 giovani tra i 15 e i 19 anni hanno fatto uso almeno una volta di sostanze proibite; Moige lavora costantemente per ridurre questo fenomeno preoccupante e offrire strumenti concreti per una crescita equilibrata e sicura.
Il programma “VivaVoce: Comunità connesse per intercettare, prevenire e guidare le giovani generazioni contro le sostanze stupefacenti”, promosso dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori e sostenuto dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze, accompagna ragazzi fino ai 21 anni che vivono in contesti sociali complessi, con un’attenzione particolare alle città di Anzio e Nettuno nel Lazio.
L’iniziativa offre strumenti pratici per promuovere il benessere individuale, favorire una crescita sana e rendere i ragazzi consapevoli dei rischi legati all’uso di droghe, soprattutto in un periodo in cui l’età di inizio del consumo si abbassa notevolmente – spesso tra gli 11 e i 14 anni – e nuove sostanze sempre più pericolose si diffondono rapidamente. I dati della Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia anno 2025* indicano che quasi 910.000 adolescenti tra i 15 e i 19 anni, pari al 37 % della popolazione scolastica di quella fascia d’età, hanno dichiarato di aver sperimentato almeno una volta nella vita sostanze illegali come cannabis, cocaina, stimolanti, allucinogeni e oppiacei.
Azioni concrete e coinvolgimento delle comunità
Il progetto sviluppa attività dirette e capillari, coinvolgendo attivamente scuole, famiglie, centri sportivi, parrocchie, servizi sociali e sanitari, creando una rete educativa solida e operativa. “VivaVoce” propone un insieme di iniziative coordinate: laboratori scolastici per sviluppare competenze trasversali, incontri con esperti e testimoni, percorsi creativi e formativi per genitori, insegnanti ed educatori, attività extrascolastiche in spazi di aggregazione, spettacoli teatrali per stimolare riflessioni significative, sportelli itineranti di ascolto e supporto, canali di messaggistica immediata, materiali informativi facilmente accessibili e progetti condivisi con i giovani e gli operatori locali.
Collaborazione attiva e protezione dei ragazzi
«Con VivaVoce vogliamo costruire un lavoro comune con le famiglie, le scuole e le comunità locali – dichiara Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige – per proteggere i nostri ragazzi prima che scivolino nel baratro delle dipendenze. Non possiamo attendere che il disagio esploda: dobbiamo riconoscerlo, parlarne e intervenire immediatamente. Solo insieme possiamo creare contesti educativi che mettano al centro la persona, i suoi bisogni e la voglia di costruire un futuro positivo e sicuro».
Creare un’eredità duratura per il territorio
Il progetto mira a lasciare un impatto concreto e duraturo: creare una rete stabile tra enti e realtà locali in grado di operare anche dopo la conclusione delle attività. “VivaVoce” rappresenta una risposta urgente e necessaria a un fenomeno in crescita, dando voce ai giovani e costruendo insieme a loro un futuro più consapevole, libero, equilibrato e sano.
A cura di Nora Taylor
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