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Le vie dell’acqua racconta Venezia e la sua storia

L’opera di Fabio Masi racconta i commerci di Venezia tra XV e XVI secolo attraverso la ricerca interdisciplinare e la forza delle immagini

Da Nora Taylor
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locandina via dell'acqua ph press

L’opera e il suo contesto culturale

Il film “Le vie dell’acqua”, scritto e diretto da Fabio Masi, tra le firme storiche del programma di Rai 3 Blob e prodotto dalla Growing Production, verrà presentato a Padova il 27 e il 28 settembre al Palazzo del Bo nell’ambito di “Science 4 All”, la festa delle scienze. L’opera nasce nell’ambito del progetto europeo ERC Migrating commercial law and language. Rethinking lex mercatoria (11th-17th centuries) — MICOLL, diretto dalla professoressa Stefania Gialdroni del dipartimento di Diritto privato e critica del diritto dell’ateneo patavino. Si tratta di un vero e proprio prodotto della ricerca, senza fini di lucro, pensato per comunicare ad un pubblico vasto ed eterogeneo i risultati di questo progetto spiccatamente interdisciplinare, che coinvolge ambiti di studio come la storia del diritto, la storia economica e la linguistica storica.

Trama e temi che guidano la narrazione

E’ nato “Le vie dell’acqua” con l’obiettivo di coniugare l’efficacia del racconto visivo e la profondità della riflessione scientifica, superando i tradizionali confini tra fiction e documentario. La trama si articola come un viaggio nella storia che tre adolescenti del Liceo Tito Livio di Padova compiono insieme per approfondire la conoscenza dei personaggi che dovranno interpretare in uno spettacolo teatrale ispirato ai “Mercatanti” di Carlo Goldoni ma riadattato all’epoca più significativa per il ruolo di Venezia nel commercio internazionale, cioè ai decenni cruciali tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. I temi trattati – il ruolo dei mercanti come mediatori culturali, il problema delle barriere linguistiche, l’importanza della fiducia nei rapporti economici, l’evoluzione degli strumenti giuridici – si intrecciano alle dinamiche relazionali dei giovani protagonisti, che mettono in luce i valori e le fragilità dell’adolescenza di oggi: l’amicizia, il rapporto con i genitori, la scoperta dell’amore.

Padova, Venezia e il simbolo dell’acqua

Le due città venete al centro del racconto non sono semplici sfondi: Padova è il luogo della formazione dei giovani protagonisti ma è protagonista essa stessa con le sue piazze, i suoi canali, la sua prestigiosa università, mentre Venezia non è solo l’antico crocevia dei commerci tra l’Europa e il Levante ma, oggi come ieri, un melting pot di lingue e culture. A legarle simbolicamente è proprio l’acqua evocata nel titolo del film, intesa non solo come infrastruttura fisica del trasporto e del commercio, ma anche come metafora della mobilità, della connessione, della trasmissione culturale.

Eventi e anteprima internazionale

Interamente finanziato dall’Unione Europea (ERC CoG, GA 101002084), il film è stato selezionato per essere presentato, in anteprima internazionale, nell’ambito della 82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – sezione Venice Production Bridge. Introdurranno la proiezione del 27 l’ideatrice del progetto Gialdroni, il regista Masi, i produttori della Growing Production Benedetto Orestini e Corrado Tatangelo e l’attrice Barbara Giovannelli; il 28 saranno presenti Gialdroni, Orestini e l’attrice Barbara Giovannelli (prenotazioni su www.science4all.it).

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