venerdì, 28 Novembre, 2025

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Mutui da record a Verona: importi alle stelle e tendenza “sicura” della rata fissa

In provincia di Verona l’importo medio delle richieste supera le altre in Veneto e nonostante il tasso variabile più basso, la maggioranza sceglie ancora il tasso fisso

Da Nadia Raimondi
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Dato e contesto

La provincia di Verona ha registrato nel corso del 2025 un andamento del mercato dei mutui che cattura l’attenzione: l’importo medio richiesto si attesta a 152.988 euro, superando nettamente le altre province della regione. Contestualmente, la durata media dei finanziamenti ha raggiunto i 25 anni e 4 mesi, anch’essa la più elevata a livello regionale.
Questi dati delineano uno scenario in cui l’area veronese mostra un forte dinamismo del mercato immobiliare e creditizio: importi più elevati, tempi di rimborso più lunghi e una preferenza marcata per soluzioni “sicure” da parte dei richiedenti.

Le ragioni dell’anomalia veronese

Più fattori concorrono a spiegare perché Verona si trova al vertice regionale. In primo luogo, l’importo medio degli immobili oggetto di mutuo nella provincia supera i 233.761 euro, un valore che evidenzia abitazioni di fascia relativamente alta rispetto alla media delle altre province venete.
In secondo luogo, l’allungamento della durata media (25 anni e 4 mesi) riflette anche un cambiamento nelle abitudini dei richiedenti: molti preferiscono diluire la rata per ottenere condizioni più sostenibili nel lungo termine.
Un terzo elemento riguarda l’attitudine alla scelta del tasso: anche se il tasso variabile medio mostra cifre inferiori rispetto al tasso fisso, la stragrande maggioranza dei mutui veneti – e in particolare veronesi – è stata stipulata con tasso fisso, che copre circa il 96,6% delle richieste.
Il motivo? Per i richiedenti prevale la certezza della rata piuttosto che sfruttare condizioni più basse ma più volatili nel tempo.

Impatti sul territorio e sulle famiglie

Questo quadro ha diverse implicazioni sia per le famiglie veronesi che per gli operatori del credito e dell’immobiliare. Per le famiglie, l’importo medio elevato e la lunga durata del finanziamento possono tradursi in una maggiore esposizione nel tempo, anche se mitigata dalla rata “bloccata” del tasso fisso. Ciò può però limitare la flessibilità finanziaria in caso di cambiamento delle condizioni personali o professionali.
Per gli operatori, queste dinamiche indicano un mercato che punta verso segmenti più consolidati e meno “budget‑ridotto”. Le banche vedono nella provincia un ambiente favorevole alla concessione di importi più elevati e durate più lunghe, probabilmente perché reputano il rischio gestibile e il contesto immobiliare solido. Inoltre, la prevalenza del tasso fisso rende più prevedibili i flussi finanziari degli istituti.
Tuttavia, è importante considerare il rovescio della medaglia: se i tassi dovessero scendere ulteriormente o se l’inflazione restasse contenuta, chi ha optato per il fisso potrebbe trovarsi a pagare una rata superiore rispetto a un variabile, penalizzando potenzialmente il risparmio nel lungo periodo.

Quali strategie per i richiedenti e che segnali per il futuro

Per chi sta valutando un mutuo nella provincia di Verona o in Veneto in generale, alcuni consigli risultano particolarmente utili:

  • Verificare non solo il tasso ma anche la durata, tenendo conto di possibili variazioni future del reddito o della situazione lavorativa.

  • Considerare se ha senso optare per il tasso variabile in un momento in cui appare più basso, valutando però il rischio di rialzi futuri.

  • Analizzare il rapporto tra importo e valore dell’immobile: in zone dove gli importi richiesti sono più elevati, è fondamentale accertarsi che il mercato immobiliare locale regga nel medio-lungo termine.

Dal punto di vista del mercato, questi dati rappresentano un segnale interessante: l’area veronese dimostra vitalità ma anche una certa maturità creditizia. Se questa tendenza dovesse proseguire, potrebbe consolidarsi una polarizzazione tra province “top” del Veneto, dove gli importi e le durate sono elevati, e altre aree dove le condizioni restano più conservative.
In definitiva, la provincia di Verona guida il mercato dei mutui regionali con numeri da primato e una scelta chiara da parte degli utenti: meglio pagare un tasso leggermente più alto piuttosto che correre il rischio di sorprese. Una scelta che riflette fiducia, cautela e una visione di lungo termine.

A cura di Nadia Raimondi
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