venerdì, 28 Novembre, 2025

Edizione nazionale

Casa Metro News VenetoDarién Gap: la videoinstallazione racconta il dolore umano

Darién Gap: la videoinstallazione racconta il dolore umano

Dai territori più oscuri della sofferenza emerge un messaggio di speranza. Ureña Ramos, con la sua esperienza quarantennale, crea un’installazione che attraversa emozioni profonde, raccontando la migrazione, lo sradicamento e il coraggio umano. Gli spettatori sono guidati in un percorso sensoriale che mescola ricordo, spiritualità e arte contemporanea

Da Jano Parrino
0 commenti
aristides ureña ramos ph press1

Emozioni e attenzione del pubblico

Alla XV Biennale di Firenze, l’artista panamense Aristides Ureña Ramos ha riscosso grande successo di pubblico e critica con la sua videoinstallazione Darién non è una rotta (Gli altari del dolore), un’opera che intreccia memoria, migrazione e spiritualità in un racconto di intensa forza visiva e umana.

Un progetto che attraversa il tempo

aristides ureña ramos piero celona ph press

aristides ureña ramos piero celona ph press

Il progetto, concepito negli anni Novanta e già presentato in prestigiose sedi internazionali come la Biennale di Venezia e l’ex Istituto Nazionale di Cultura di Panama, si rinnova oggi all’interno del tema di questa edizione: La sublime essenza della luce e delle tenebre.

Arte, rito e dialogo universale

Attraverso oggetti recuperati lungo le rotte migratorie e trasformati in altari e testimonianze audiovisive, Ureña Ramos esplora il Darién Gap, luogo simbolo di dolore, coraggio e speranza. L’opera diventa un rito laico e una riflessione universale sulla condizione umana: la luce dei sogni e dei ricordi resiste all’ombra dello sradicamento. Con Darién non è una rotta (Gli altari del dolore), l’artista riafferma la sua poetica come atto di compassione e consapevolezza, invitando lo spettatore a un dialogo profondo tra arte, memoria e trasformazione.

Una carriera tra Italia e Panama

carlo pizzichini ph press

carlo pizzichini ph press

Aristides Ureña Ramos (Santiago de Veraguas, Panama, 1955) vive e lavora tra Italia e Panama. La sua ricerca, sviluppata in oltre quarant’anni di carriera, unisce memoria storica, critica sociale e sperimentazione visiva, rendendolo una delle voci più significative del panorama artistico latinoamericano contemporaneo.

Presenze illustri all’inaugurazione

Tra i tanti ospiti presenti all’inaugurazione c’erano anche il critico d’arte Nicola Nuti, il direttore artistico del Premio Arte dei Vasai Carlo Pizzichini da Siena, il noto regista Rossano Maniscalchi, i fratelli fondatori della Biennale di Firenze Piero e Pasquale Celona, il presidente della Biennale Jacopo Celona, il fotografo e ritrattista Lorenzo Poccianti, l’architetto e disegnatore di mobili Nicola Falcone, il Direttore Moda e Fashion Stylis Luis Maruri Wedemeyer.

A cura di Jano Parrino
Leggi anche: Ghosting, Padova al quinto posto della classifica italiana

Potrebbe anche piacerti

error: Il contenuto è protetto!!