La decisione di uscire dall’editoria
Dopo decenni di coinvolgimento diretto nel settore dei media, la famiglia Elkann, tramite Exor, ha deciso di cedere due delle testate più influenti d’Italia: La Repubblica e La Stampa. Questa scelta riflette la volontà di John Elkann e dei suoi collaboratori di concentrare energie e risorse in altri ambiti strategici, mentre il mondo dei giornali affronta sfide continue legate alla digitalizzazione e ai nuovi modelli economici. “Vogliamo garantire alle testate nuove opportunità di crescita,” ha dichiarato un portavoce di Exor.
La nuova proprietà di La Repubblica
La Repubblica passa nelle mani del gruppo internazionale Antenna Group, guidato dalla famiglia Kiriakou. Il gruppo prevede di investire nella modernizzazione dei contenuti e di integrare maggiormente la stampa con le piattaforme digitali e radiofoniche, includendo Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o. La strategia punta a rafforzare la diffusione e attrarre un pubblico più giovane e diversificato, senza perdere i lettori storici.
La Stampa sotto NEM

john elkann ph ig
Il quotidiano torinese La Stampa entra invece nel gruppo NEM (NordEst Multimedia), guidato da Enrico Marchi, noto imprenditore e presidente di Banca Finint. NEM ha già acquisito diverse testate locali come Il Messaggero Veneto, Il Piccolo di Trieste e Il Mattino di Padova. L’obiettivo è consolidare la presenza sul territorio e sperimentare nuove modalità di comunicazione tra carta stampata, digitale e servizi multimediali. “Puntiamo a un’informazione più vicina ai lettori e capace di evolversi con i tempi,” ha spiegato Marchi.
La cessione dei due quotidiani ha suscitato reazioni contrastanti nel mondo dell’informazione. Giornalisti e analisti osservano con attenzione i possibili cambiamenti nella linea editoriale e nella gestione interna. Molti vedono la transizione come un’opportunità per innovare, altri temono che l’identità storica dei giornali possa essere alterata.
Nuove sfide per l’informazione italiana
Il futuro di La Repubblica e La Stampa dipenderà dalle strategie dei nuovi proprietari. Dovranno coniugare tradizione e innovazione, preservare i lettori storici e attrarne di nuovi. La gestione dei contenuti digitali, l’integrazione con le radio e la sostenibilità economica saranno fattori cruciali per mantenere il ruolo centrale di queste testate nel panorama giornalistico nazionale.
A cura di Jano Parrino
Leggi anche: Tiramisù World Cup 2025, un’occasione golosa da non perdere




