Un grande concerto per il Giubileo
La Basilica di Sant’Antonio di Padova ospiterà uno speciale concerto il 23 settembre alle 20.45 In occasione del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”: la Cappella Musicale Antoniana e l’Orchestra Antoniana, dirette dal Maestro Valerio Casarin, eseguiranno una selezione dal “Messiah HWV 56” di Georg Friedrich Haendel, capolavoro di spiritualità e musica. Il coro, che da tradizione è sostenuto dalla Veneranda Arca di Sant’Antonio e anima le liturgie solenni della Pontificia Basilica, sarà affiancato da un quartetto di voci che darà vita alla ricchezza timbrica dell’opera tra le più amate della musica sacra.
I solisti protagonisti dell’oratorio
A completare il cast ci saranno: il soprano giapponese Yukari Mori, allieva della Maestra Lidia Tirendi al Conservatorio Pollini di Padova già interprete di ruoli come Mimì (La Bohème), Liú (Turandot) e Lauretta (Gianni Schicchi) oltre che protagonista nel film “Così fan tutte”; il mezzosoprano Anastasia Egorova, di origine russa, che ha debuttato come Madame Flora in “The Medium” di Menotti al Festival Mascagni; il tenore Mirko Scalfo e il basso Gilberto Gobbo, apprezzati dal pubblico per l’intensa interpretazione.
La forza e l’attualità del capolavoro di Haendel
Composto da Haendel nel 1741 in appena ventiquattro giorni, il “Messiah” esordì l’anno successivo a Dublino in un concerto di beneficenza che ne mise subito in luce la portata universale: non si tratta di un racconto teatrale con personaggi e azione, ma una grande meditazione che attraversa le Scritture, unendo Antico e Nuovo Testamento, Passione e Resurrezione, speranza e trionfo. Il librettista Charles Jennens raccolse e ordinò i testi biblici in un mosaico di profezie, lettere apostoliche e pagine evangeliche, che il celebre compositore tedesco tradusse in musica con potenza e sensibilità.
Un invito alla bellezza e alla speranza
L’oratorio si sviluppa in tre parti: l’annuncio e la nascita di Cristo, la redenzione attraverso la Passione e la Resurrezione, la vittoria finale sulla morte con l’apoteosi dell’“Hallelujah”. La Cappella Musicale Antoniana rinnova la propria missione di custodire la tradizione secolare e trasformarla in un’esperienza di bellezza e spiritualità per tutti (ingresso libero fino a esaurimento posti).
A cura di Paolo Braghetto
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