venerdì, 28 Novembre, 2025

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Infortunio mortale sull’A13, i sindacati chiedono azioni

Dopo l’ennesima tragedia sul lavoro in provincia di Rovigo, Cgil, Cisl e Uil lanciano un appello urgente alle istituzioni per rafforzare i controlli, tutelare la sicurezza dei lavoratori e riformare il sistema degli appalti che espone migliaia di persone a rischi inaccettabili

Da Jano Parrino
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autostrada rovigo

Un nuovo grave lutto ha colpito il mondo del lavoro rodigino. Lungo il tratto autostradale A13, tra Villamarzana e Rovigo, un operaio ha perso la vita durante un’attività legata a un cantiere in appalto. L’uomo stava operando all’interno di un’area di manutenzione quando un mezzo pesante lo ha travolto, causando conseguenze fatali. La vittima, che lavorava per una ditta esterna incaricata di interventi sulla carreggiata, si trovava in una posizione di elevato rischio, nonostante la presenza delle segnalazioni previste.

Il tragico episodio ha colpito profondamente non solo i familiari, ma anche i colleghi e la comunità locale. La zona del Polesine conosce bene il peso degli incidenti sul lavoro, che si verificano troppo spesso in contesti dove prevalgono logiche di esternalizzazione, subappalti e tempi compressi. “Non possiamo accettare che chi lavora perda la vita per mancanza di sicurezza”, hanno commentato numerosi operatori del settore, riunitisi spontaneamente in segno di cordoglio.

Le reazioni dei sindacati e le richieste al governo

Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Rovigo hanno diffuso una nota congiunta in cui denunciano con forza le gravi carenze nei controlli e nella gestione della sicurezza nei cantieri autostradali. “Ogni morte sul lavoro rappresenta un fallimento per l’intero sistema produttivo e istituzionale”, si legge nel comunicato firmato dai rappresentanti delle tre sigle.

I sindacati chiedono interventi urgenti e coordinati per rafforzare la presenza degli ispettori, introdurre sanzioni più efficaci e soprattutto limitare la catena di appalti e subappalti, che spesso frammenta responsabilità e riduce la qualità della prevenzione. In particolare, le organizzazioni sindacali propongono un patto territoriale per la sicurezza, da condividere con enti locali, forze dell’ordine e aziende, affinché ogni attività lavorativa venga pianificata nel pieno rispetto delle norme.

I numeri preoccupanti degli incidenti sul lavoro nel Polesine

Secondo i dati forniti dall’INAIL e rielaborati dai centri studi dei sindacati, la provincia di Rovigo registra un tasso superiore alla media regionale per quanto riguarda gli incidenti sul lavoro. Le vittime appartengono in gran parte ai settori dell’edilizia, della logistica e dell’agricoltura, dove la precarietà contrattuale e l’uso intensivo di manodopera in appalto creano un terreno fertile per la trascuratezza.

“Non si tratta di tragiche fatalità, ma di conseguenze dirette di un sistema che mette il profitto davanti alla sicurezza”, ha dichiarato un delegato di Cgil durante un incontro pubblico organizzato a seguito della tragedia. Cisl e Uil hanno chiesto anche un confronto con le direzioni delle società che gestiscono i tratti autostradali, al fine di ottenere garanzie precise sui piani di prevenzione e sulle tutele per i lavoratori impiegati nei cantieri mobili.

L’impegno delle istituzioni locali e la necessità di una svolta culturale

Di fronte alla drammaticità della situazione, anche le istituzioni locali hanno espresso cordoglio e disponibilità al dialogo. Il sindaco di Rovigo ha sottolineato l’urgenza di un cambio di passo: “Non possiamo più accettare che il lavoro diventi sinonimo di pericolo. Serve una svolta culturale, oltre che normativa”. Le autorità provinciali e regionali hanno promesso l’istituzione di un tavolo permanente con i sindacati e le associazioni di categoria.

Tuttavia, Cgil, Cisl e Uil insistono sulla necessità di azioni concrete e immediate, a partire dalla formazione obbligatoria per tutti gli operatori coinvolti nei cantieri, fino alla revisione delle gare d’appalto. La sicurezza non può dipendere dalla buona volontà delle singole aziende: deve diventare un valore strutturale e irrinunciabile all’interno di ogni strategia produttiva.

L’ennesima morte sul lavoro richiama l’attenzione su una realtà troppo spesso ignorata. Solo un’azione coordinata e determinata potrà restituire dignità, tutela e futuro a chi lavora ogni giorno per far andare avanti il Paese.

A cura di Jano Parrino
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