venerdì, 28 Novembre, 2025

Edizione nazionale

Casa Metro News VenetoRaoul Bova tutela “Occhi spaccanti” con marchio ufficiale

Raoul Bova tutela “Occhi spaccanti” con marchio ufficiale

L’attore romano trasforma un’espressione privata in strumento legale per proteggere la propria privacy e gestire i contenuti digitali

Da Nora Taylor
0 commenti
raoul bova 4

La mossa legale di Raoul Bova

Raoul Bova deposita l’espressione “Occhi spaccanti”. L’attore ha scelto una mossa legale dal sapore quasi cinematografico depositando il marchio “occhi spaccanti” presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, una scelta a tutela della privacy in un colpo solo. Dopo giorni di scalpore mediatico scatenati dalla diffusione degli audio privati con la modella Martina Ceretti, divenuti virali grazie a Fabrizio Corona e al suo podcast, l’attore romano ha deciso di far valere i propri diritti con la determinazione di chi sa trasformare ogni difficoltà in azione concreta.

Dal modo di dire al marchio

La frase “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti” e il semplice, ma ormai iconico, “occhi spaccanti” non sono più soltanto un modo di dire tra due persone, ma un marchio depositato che potrebbe sancire un nuovo capitolo nella gestione della privacy e del rispetto dei contenuti digitali. Come spiega la legale Annamaria Bernardini De Pace, tutta la documentazione è ora al vaglio dell’ufficio Brevetti e, se il via libera arriverà, ogni utilizzo di queste espressioni senza autorizzazione si trasformerà in violazione legale, aprendo scenari sanzionatori anche per meme, video ironici e post ironici diffusi sui social da account istituzionali e privati.

Controllo della vita privata e strategia estiva

raoul bova 2

raoul bova PH IG

L’iniziativa, oltre a blindare le parole, rappresenta un segnale forte in un’estate in cui la vita privata di Bova è stata esposta con una rapidità quasi disarmante: dalle indagini della Procura di Roma per tentata estorsione alla querela contro Corona, fino al ricorso al Garante della Privacy, l’attore non ha mai perso il controllo della propria narrazione. Intrecci familiari, contenziosi sull’affidamento delle figlie Luna e Alma, e l’apparizione del ventinovenne imprenditore Federico Monzino come tramite involontario della vicenda hanno aggiunto ulteriori sfumature a questa trama estiva, facendo sì che ogni frase pronunciata o scritta potesse trasformarsi in oggetto di curiosità mediatica e dibattito legale.

Un tormentone con dignità legale

La mossa più raffinata di Bova rimane la registrazione del marchio, che unisce discrezione e strategia: non si tratta solo di proteggere parole, ma di ridefinire il confine tra vita privata e spettacolo, tra ironia social e rispetto personale, e di ricordare che persino un tormentone può avere la sua dignità legale. Con “occhi spaccanti” depositato ufficialmente, Raoul Bova conferma ancora una volta di saper trasformare ogni piccolo gesto in un atto di stile e protezione, un segnale chiaro che la bellezza non è solo negli occhi, ma nella capacità di tutelarla con eleganza e decisione.

A cura di Katya Malagnini
Leggi anche: Tiramisù World Cup 2025, un’occasione golosa da non perdere

Potrebbe anche piacerti

error: Il contenuto è protetto!!