Una prima edizione che unisce talenti e culture da tutto il mondo
Oltre 170 partecipanti provenienti da 15 nazioni si sono riuniti a Vicenza dal 2 al 4 settembre per la prima edizione di The Vicenza Symposium, trasformando la città in un punto di riferimento mondiale per l’innovazione tecnologica applicata all’industria del gioiello e dell’accessorio fashion. L’evento è stato promosso da IEG – Italian Exhibition Group in collaborazione con Legor Group e Progold S.p.A., con il supporto dei saloni internazionali leader di IEG T.Gold e Vicenzaoro, quest’ultimo al via domani con VO Vintage, creando sinergie strategiche tra le manifestazioni.
The Vicenza Symposium ha rappresentato un vero ponte tra continenti e generazioni, offrendo uno sguardo concreto sul futuro dei materiali preziosi, dell’automazione industriale, della sostenibilità e della trasformazione digitale, con un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale. Durante l’evento è stato assegnato il primo Best Presentation Award per premiare il contributo più innovativo.
Il presidente Damiano Zito ha dichiarato: “L’ingegneria e il progresso tecnico possono e devono essere un terreno di sperimentazione al servizio del talento umano.”
Vicenza capitale dell’innovazione hi-tech
Vicenza, 4 settembre 2025 – La prima edizione di The Vicenza Symposium si è conclusa oggi, confermando il ruolo della città come epicentro globale per l’innovazione nel settore gioielleria e fashion-accessory. Con oltre 170 partecipanti da paesi come Francia, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito, India, Germania, Thailandia, Spagna, Brasile, Egitto, Hong Kong, Polonia, Cina e Argentina, l’evento ha accolto più di 80 realtà tra aziende, marchi, università e centri di ricerca nella suggestiva Basilica Palladiana, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
«Un risultato straordinario», hanno commentato gli organizzatori IEG S.p.A., Progold S.p.A. e Legor Group S.p.A., con il sostegno dei saloni internazionali Vicenzaoro e T.Gold, consolidando Vicenza come hub internazionale per la cultura orafa e l’innovazione applicata alla filiera jewellery e fashion.
Il cuore dell’evento è stato il programma scientifico, curato da un comitato internazionale di esperti del mondo accademico e industriale, composto da 11 membri provenienti da Italia, USA, Svizzera, Germania e Thailandia. I tre giorni di panel hanno approfondito temi come rivoluzione digitale, sostenibilità, nuovi materiali e qualità produttiva, con un messaggio chiaro: l’innovazione sostiene e potenzia sempre il talento artigiano.
Scenari futuri per l’industria orafa
«Con la chiusura della prima edizione di The Vicenza Symposium si apre una nuova era per il dialogo tecnico-scientifico nel mondo del gioiello e dell’accessorio moda. I contributi hanno affrontato sostenibilità, intelligenza artificiale, nuove tecnologie di manifattura e tracciabilità, evidenziando come questi aspetti siano fondamentali per il futuro del settore. Non si tratta solo di innovazione tecnica, ma di una vera e propria “arte della tecnologia”: mettere la creatività umana al centro, sfruttando strumenti avanzati per esaltare talento e tradizione. Questo approccio ha animato ogni sessione, dimostrando che dialogo e condivisione sono essenziali per costruire un futuro competitivo e sostenibile. Vicenza si conferma un punto di riferimento globale capace di valorizzare l’artigianato attraverso visioni e strumenti all’avanguardia», ha sottolineato Damiano Zito, Presidente di The Vicenza Symposium e del Comitato Scientifico.
Il Comitato Scientifico include anche: Massimo Poliero (President & CEO Legor Group), Giorgio Bodei (Industrial Director, Pomellato), Florian Bulling (Head of Physical Metallurgy Department, FEM Institute), Ezio Dadone (Jewellery Industrialization & Manufacturing Senior Director, Bvlgari – LVMH Group), Frédéric Diologent (R&I Materials Director, Richemont), Valerio Doppio (R&D Manager, Progold S.p.A.), Andrea Friso (R&D Manager for Master Alloy, Legor Group), Ulrich Klotz (Professor of Materials Science, Hochschule München), Joyce Lam (VP Innovation & Product Development, Pandora).
Presidente onorario è Eddie Bell, fondatore del Santa Fe Symposium, che ha definito l’evento vicentino «molto più di una conferenza: una dichiarazione d’intenti. La collaborazione tra professionisti e aziende è la chiave per far crescere l’industria. Lo dimostrano Massimo Poliero e Damiano Zito, che da concorrenti sono diventati partner nella promozione della conoscenza tecnica. Quando l’industria coopera, tutti crescono. Questo Symposium ne è la prova più concreta.»

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Ricerca, innovazione e materiali preziosi
Tra le 50 proposte ricevute a livello globale, sono stati selezionati 21 contributi originali presentati in 7 sessioni giornaliere, esplorando il futuro del gioiello combinando intuizione artigiana e ricerca scientifica. Gli interventi hanno trattato materiali preziosi innovativi, leghe alternative, tecnologie additive come Laser Powder Bed Fusion (LPBF) e binder jetting, e soluzioni ibride SLM + CNC, aprendo nuove possibilità di design sostenibile e personalizzato.
La sessione sui trattamenti superficiali ha analizzato elettrolucidatura avanzata e microfinitura applicabili a gioielli complessi, migliorando performance e recupero dell’oro. La galvanica senza cianuro rappresenta un passo verso una produzione più sicura e sostenibile.
L’intelligenza artificiale ha avuto un ruolo chiave nella riduzione degli scarti e nell’ottimizzazione della comunicazione tra brand e fornitori. Si sono presentati sistemi di tracciabilità avanzata, dal DNA tagging alla blockchain, fondamentali per garantire trasparenza lungo tutta la filiera. Non sono mancati interventi su automazione intelligente, digital twin, leghe predittive e gestione dei flussi industriali tramite AI, che potenziano l’artigianato senza sostituirlo.
Il primo Best Presentation Award è stato assegnato a Baptiste Rouxel (Materials Scientist, Richemont International SA) per il paper “A 18 Carats Green Gold with Improved Mechanical Properties”, garantendogli la partecipazione alla prossima edizione.
Un bilancio positivo e una visione condivisa
Matteo Farsura, Global Exhibition Manager della divisione Jewellery & Fashion di IEG, ha commentato: «Abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria, condivisa con speaker, partecipanti e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del Symposium. Questa full-immersion ha stimolato nuove idee e aperto prospettive concrete per il futuro del gioiello e dell’accessorio moda, con la tecnologia sempre più parte integrante della filiera.»
Massimo Poliero, Presidente & CEO di Legor Group, ha aggiunto: «Tre anni fa abbiamo immaginato The Vicenza Symposium ispirandoci al Santa Fe Symposium ma con un approccio europeo. Oggi, il successo della prima edizione conferma quanto sia importante creare momenti di confronto per attrarre nuove generazioni e rafforzare la collaborazione tra professionisti.»
Il Sindaco Giacomo Possamai ha evidenziato: «Quando l’innovazione globale sceglie una città come punto di riferimento, non è mai un caso. Vicenza si conferma crocevia internazionale di ricerca, sperimentazione e confronto, capace di valorizzare la tradizione artigiana attraverso tecnologie avanzate e sostenibili.»
The Vicenza Symposium tornerà a settembre 2027, consolidandosi come appuntamento imprescindibile per la community internazionale del gioiello e dell’accessorio moda. L’evento è organizzato da IEG – Italian Exhibition Group, in partnership con Legor Group S.p.A. e Progold S.p.A., con la collaborazione di Vicenzaoro e T.Gold, e il supporto di associazioni e partner internazionali come A.F.E.M.O., CIBJO, CONFINDUSTRIA FEDERORAFI, FRANCÉCLAT, GJEPC India, HKJJA e MJSA, con il sostegno di aziende come Better Silver, Crivelli Gioielli, Facco Gioielli, HTL srl, Novart, RGS srl e Sunjewels Pvt Ltd.
A cura di Nora Taylor
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