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Verona sotto shock: spuntano e-bike “potenziate”

Le forze dell’ordine smascherano mezzi truccati, sequestrano 25 biciclette elettriche irregolari e affrontano un fenomeno che cresce velocemente tra i rider

Da Nora Taylor
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bici elettriche verona ph fp

Le e-bike modificate trasformano la città e creano un nuovo rischio per il traffico

Gli agenti della Polizia Locale di Verona osservano il flusso del traffico quando notano una bici elettrica che sfreccia troppo rapidamente per sembrare regolare. Il conducente non pedala, la ruota anteriore vibra mentre il mezzo accelera e il rumore del motore ricorda quello di un piccolo scooter. Gli agenti fermano il veicolo e scoprono subito i dettagli più evidenti: pedali finti, una manopola che funziona da acceleratore e una potenza che spinge la bici a quasi 50 km/h.

Le regole parlano chiaro. Una vera e-bike deve usare un motore da 250 watt, deve attivare la spinta solo pedalando e deve rispettare il limite dei 25 km/h. Chi modifica questi elementi cambia la natura del mezzo. Una bici che corre come uno scooter diventa un ciclomotore e richiede targa, casco, assicurazione e immatricolazione. Una singola modifica quindi apre la strada a multe elevate e al sequestro immediato del veicolo.

Il blitz controlla 78 mezzi e porta a un numero impressionante di sequestri

Gli agenti organizzano un controllo straordinario che analizza 78 biciclette elettriche. La sorpresa arriva quando le verifiche tecniche mostrano centraline potenziate, cablaggi nascosti e sistemi artigianali che forzano l’erogazione del motore. Alla fine dell’operazione, gli agenti sequestrano 25 e-bike irregolari.

Molti dei conducenti sono rider. Alcuni raccontano di aver acquistato la bici già modificata, altri spiegano che cercano maggiore velocità per aumentare le consegne. L’accelerazione improvvisa, però, crea pericolo nelle strade strette del centro storico e mette a rischio i pedoni e gli stessi ciclisti.

Il comandante Luigi Altamura illustra l’impatto delle violazioni e avverte gli utenti che le sanzioni possono superare 7.000 euro quando il mezzo irregolare circola senza assicurazione e senza requisiti di omologazione. Gli agenti sequestrano i veicoli e avviano accertamenti sui venditori che offrono modifiche illegali o mezzi già alterati.

La velocità eccessiva crea pericoli reali e alimenta un fenomeno in forte crescita

La presenza di mezzi che corrono a velocità da scooter nel traffico cittadino crea una serie di rischi immediati. Una bici che raggiunge 40 o 50 km/h senza casco e senza protezioni può causare lesioni gravi durante una caduta o uno scontro. Gli agenti segnalano più episodi in cui conducenti perdono il controllo durante le consegne o attraversano incroci affollati senza rallentare.

Il fenomeno non nasce solo a Verona. Città diverse segnalano un aumento costante di bici elettriche modificate, soprattutto tra chi svolge attività di consegna. Le piattaforme richiedono tempi rapidi e spingono i lavoratori a cercare mezzi sempre più veloci. Le bici modificate entrano così nel mercato dell’usato e circolano anche tra persone che non conoscono la normativa.

Gli operatori tecnici raccontano che alcuni modelli utilizzano centraline programmabili, altri montano motori molto più potenti del consentito. Le modifiche nascoste creano un rischio ulteriore perché eliminano i sistemi di protezione previsti dai produttori.

La città reagisce e le autorità preparano nuove misure per fermare le bici “truccate”

I cittadini osservano i controlli e si dividono tra chi chiede più sicurezza e chi denuncia un eccesso di rigidità. I pedoni raccontano episodi di paura nelle zone pedonali, mentre alcuni rider spiegano che le consegne non permettono margini di guadagno senza mezzi più veloci. Una parte degli operatori però riconosce i rischi e chiede chiarimenti e formazione per rispettare le regole.

Il comandante Altamura annuncia incontri con associazioni di categoria e gruppi di rider per spiegare le norme e aiutare gli utenti a distinguere una bici legale da una irregolare. Gli agenti pianificano nuovi controlli e invitano i cittadini a effettuare acquisti solo presso rivenditori affidabili.

Gli operatori della Polizia Locale ricordano che “la sicurezza nasce dalla consapevolezza” e invitano tutti a controllare il proprio mezzo, evitare modifiche illegali e segnalare eventuali anomalie. Le autorità intensificano le verifiche e puntano a fermare un fenomeno che cresce rapidamente e trasforma le biciclette elettriche in mezzi pericolosi e non conformi.

A cura di Nora Taylor
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